Tutti pazzi per il gelato?

Il 93% degli italiani lo ama. A 9 su 10 piace il gustoso alimento le cui origini si identificano nel 2700 a. C. in Egitto, ma che ufficialmente, ed in senso ‘moderno’, nasce nella Firenze del Cinquecento, ad opera dell’architetto Bernardo Buontalenti, anche se l’antesignano del caffè-gelateria deve considerarsi il cuoco siciliano Francesco Procopio, nel cui locale di Parigi si potevano assaporare delle novità assolute nel panorama gastronomico della Francia del Settecento: le acque gelate, ovvero la granita, ed il sorbetto.

È quanto, e non solo, è emerso dall’indagine svolta dalla Doxa e commissionata dall’Istituto del Gelato Italiano (IGI), dove è stata presentata da Paolo Colombo, manager di Doxa, Michelangelo Giampietro, nutrizionista e Presidente dell’Istituto del Gelato Italiano, con la partecipazione di Edoardo Cavalcabò, Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne di Unilever.

Emerge progressivamente l’identikit degli ‘ice cream lovers’, definito attraverso un campione rappresentativo di intervistati, con un età maggiore di 15 anni, e si svelano i cambiamenti in merito a gusti e consumo del gelato.

Il gelato è un piacere – alimento, consumato un tempo durante le serate fuori casa con amici, che acquisisce, ora, sostanzialmente la dimensione familiare e domestica, come merenda pomeridiana (il 50% degli intervistati).

Si assiste ad una destagionalizzazione del prodotto, ravvisata dalle case produttrici già da alcuni anni, e l’estate perde il primato assoluto come stagione perfetta per i gelati: il 35% degli intervistati ama consumarlo durante tutto l’anno.

Allo stesso modo uomini e donne amano concedersi questa coccola, ma soprattutto i più giovani.

Il gelato preferito è quello industriale, il cono batte tutti nella scelta del formato. Sulla confezione è possibile trovare, in maniera chiara, le informazioni ed i valori nutrizionali, per una scelta consapevole e sicura. È controllato, prodotto con ingredienti sani e di qualità.

Michelangelo Giampietro lo consiglia come sostitutivo del pasto. La tipologia di cono, cialda o biscotto con l’aggiunta di frutta, risulta un’accoppiata vincente.

Due italiani su tre, lo consumano almeno una volta alla settimana, primato che spetta veramente a pochi alimenti, ed è sostenuto anche dai nutrizionisti.

Grazie alle rigide norme di igiene e qualità imposte nella fase di produzione, il gelato confezionato può essere scelto come primo gelato nella vita di un bambino. Ha, quindi, ragione il 45% degli intervistati a farlo assaggiare ai propri figli prima dei due anni di età.

Il gelato industriale non contiene OGM, né conservanti. I coloranti in esso presente, in quantità estremamente limitate, sono sostanze principalmente di origine naturale, o comunque ritrovabili in natura, con la funzione indispensabile di mantenere inalterate, nel tempo, le originali qualità organolettiche dei prodotti confezionati.

La quasi totalità degli italiani ama il gelato. Nonostante, però, un consumo così diffuso,  tanti sono i dubbi intorno a questo alimento.

L’Istituto Italiano del Gelato, fondato nel 1991 su iniziativa delle più importanti industrie gelatiere italiane, per la promozione e la diffusione della conoscenza delle caratteristiche di qualità, bontà e valori nutritivi dei gelati industriali prodotti e commercializzati in Italia, ha creato uno spazio virtuale, www.istitutodelgelato.it, dedicato a tutti coloro che vogliono saperne di più, con curiosità, consigli, e promuove una serie di iniziative per divulgare informazioni corrette.

Il gelato può essere, inoltre, accostato con fantasia, come hanno dimostrato le proposte creative presentate dallo chef Emilio Perucci, per stupire e sorprendere ospiti: verdure in agrodolce, germogli di bietola rossa, frutta, biscotti al miele e cacao, crumble di pistacchi o di nocciola, una cialda croccante, possono essere solo alcuni dei tanti ingredienti abbinabili al goloso alimento.

L’abbinamento gelato / vino risulta un po’ più complesso, come sottolinea il sommelier Giulio Bruni. Ciononostante il sodalizio è possibile, ma occorre fare attenzione a delle regole molto importanti. I gelati morbidi, come creme e semifreddi, possono  essere valorizzati da alcuni vini con migliori risultati. La temperatura per servire il vino deve essere leggermente più alta di quella ottimale. Nel gioco degli abbinamenti, il vino, deve essere scelto dolce e non troppo alcolico per non annullare il gusto del gelato, ed in ultimo, ma non per importanza, è l’ordine di degustazione:  mai sorseggiare il vino dopo aver gustato il gelato.

Si può, quindi, concludere rispondendo alla domanda retorica evidenziata nel titolo: sì, siamo tutti pazzi per il gelato!!!

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