Di forte impatto emotivo è stato il trovarsi a poca distanza dal dipinto ‘Number
27’, un olio su tela dalle dimensioni che non passano inosservate, realizzato da Jackson Pollock, nel 1950. L’opera, il cui nome non vuole alludere al cubo del numero perfetto, ma identifica l’ordine cronologico dei dipinti dell’artista, si può ammirare dal 10 ottobre 2018 nel complesso del Vittoriano, all’interno dell’Ala Brasini, insieme ad altri capolavori dei maggiori rappresentanti della Scuola di New York, che irrompono con tutta la loro energia, dal Whitney Museum of American Art.
‘Number 27’, diventato il dipinto-icona dell’espressionismo astratto, è stato realizzato attraverso la tecnica dell’action painting, una innovativa forma di arte, in cui l’impeto dell’artista diventa protagonista. Realizzata sul pavimento, la tela, evidenzia fondamentalmente un equilibrio tra le pennellate di nero e le colature di vernice, depositate lasciando traccia del movimento del braccio, la cui fusione conferisce spessore al dipinto, genera un tema indecifrabile.
Interessante come Pollock riesca, attraverso la pittura, a sostanziare ed esprimere il suo inconscio, a trasformare i pensieri in azione, dipingendo il “tuo inconscio, le figure devono per forza emergere”, ha sottolineato lo stesso.
La mostra fa immergere in un contesto artistico magnifico, nel quale si riscontra tutto il carattere dei rappresentanti della Scuola di New York, rendendoli indimenticabili ed eterni ‘irascibili’.
Forme armoniche, rappresentazioni e soggetti astratti, colori vividi.
Sentimenti di innovazione, di trasformazione, forti emozioni, rottura dagli schemi e dal passato, anticonformismo, sperimentazione ed introspezione psicologica, si rivivono e riscoprono in tutte le opere esposte.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale, la mostra è prodotta ed organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin, Carrie Springer con Luca Beatrice.