Kate incontra Andy Warhol in mostra al Vittoriano

Attendere di entrare a vedere in anteprima la mostra di Andy Warhol, in una piacevole serata autunnale romana, dal clima ancora temperato, è stato estremamente piacevole.

La mostra dedicata alla vera essenza del mito Andy Warhol, in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita, aprirà i battenti dal 03 ottobre 2018, nell’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano.

La Pop Art conquista la Città Eterna con le 170 opere in esposizione di colui che ha cambiato i connotati del mondo dell’arte, della pubblicità, della musica, della moda e del cinema. Si traccia la vita straordinaria, la storia e l’evoluzione artistica di Andy Warhol che, a partire dagli anni Sessanta, ha lasciato un segno, che potrebbe essere definito un influencer ante litteram, la cui creatività è stata completamente fuori dagli schemi, che ha saputo sperimentare nuovi linguaggi e trasformare personaggi della cultura popolare e oggetti del quotidiano in icone dell’arte contemporanea.

Disegni, dipinti, serigrafie, ritratti del rivoluzionario e prolifico artista, come anche le copertine di album, raffiguranti immagini e simboli passati alla storia come la banana di The Velvet Underground & Nico, conquistano le pareti del Vittoriano. Dalla metà degli anni Settanta, Warhol, dipinge incessantemente usando come base le polaroid scattate ai tantissimi personaggi che frequentavano il suo magico mondo: Mick Jagger, Bob Dylan, Liza Minelli, Liz Taylor, John Lennon e numerosi altri.

Nascendo come forma di ribellione contro gli approcci tradizionali all’arte e alla cultura, per poi arrivare a mettere in discussione la società moderna nella totalità, il ruolo dell’artista, la cultura del consumo e ciò che costituisce un’opera d’arte, la Pop Art attinge all’immaginario della cultura di massa, della pubblicità e dei fumetti, ai volti più noti di Hollywood o ad imballaggi di prodotti di consumo, come i barattoli di zuppa Campbell’s di Andy Warhol. È proprio con la Pop Art che la produzione di massa, il banale ed il kitsch diventano arte.

La mostra di Andy Warhol è imperdibile per come si delinea e descrive l’impatto che ha avuto l’artista sull’immaginario collettivo e sulla cultura visiva nella società dei consumi.

Emozionanti le serie che rappresentano l’eterea e bellissima Marilyn Monroe o Elvis Presley, la Coca Cola o le copertine di dischi dei Rolling Stones.

Richard Hamilton asserisce che “la Pop art è popolare, effimera, spiritosa, ingegnosa, sexy e giovane” che sintetizza perfettamente l’atmosfera che si percepisce all’interno dell’esposizione.

È stata prodotta ed organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi, sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento Italia, con il patrocinio della Regione Lazio e dell’Assessorato alla Crescita culturale del Comune di Roma.

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