Donne sempre nuove secondo Gattinoni: riflessioni con Stefano Dominella

Il 27 febbraio si è tenuto presso Unindustria, Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma e del Lazio, l’auspicato incontro con Stefano Dominella, Presidente di Gattinoni, storico brand romano.

La forte simpatia, la capacità di mettere a proprio agio l’interlocutore, oltre alla notevole preparazione e competenza, nei confronti di tutto il ‘sistema’ moda, l’estrema capacità di comunicare, colpiscono immediatamente.

La Maison Gattinoni, fondata 72 anni fa da Fernanda Gattinoni, alla quale Roma ha anche dedicato un giardino per valorizzare il patrimonio culturale dell’Alta Moda, ha vestito, dal secondo dopoguerra, principesse, ambasciatrici, dive, attrici, come Anna Magnani, Ingrid Bergman, Claire Booth Luce, Ava Gardner, Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn, Jackie Kennedy, Eva Perón. Nell’atelier della città eterna, Fernanda Gattinoni, ha fatto provare i suoi vestiti alle donne più famose e belle del mondo e, come una mamma premurosa, ha ascoltato confidenze, assecondato capricci ed asciugato lacrime. Le sue creazioni hanno sempre emozionato per l’elegante semplicità.

L’evoluzione del brand, il suo restyling e la sua internazionalizzazione, condotta da Raniero Gattinoni insieme a Stefano Dominella, la capacità di comunicare anche attraverso esposizioni, eventi e mostre, sono stati supportati dai sempre nuovi media: con il web tutto è talmente veloce da risultare, quasi, in tempo reale.

In un periodo in cui il cambiamento rappresenta l’unica condizione permanente e stabile, è stimolante riflettere sul modello di donna a cui si ispira e, al contempo, si rivolge il marchio capitolino.

Stefano Dominella sottolinea come, alla base del successo di Gattinoni, ci sia l’amore per il Made in Italy, la prestigiosa arte di realizzare creazioni belle e ben fatte, sinonimo di qualità e di credibilità, per il proprio lavoro, che deve tendere al miglioramento continuo, e per le donne, obiettivo di ogni sforzo e quotidiano impegno.

Pur avendo come target di riferimento commerciale la donna con un’età compresa tra i 40 ed i 90 anni, che utilizza i capi prêt-à-porter per ogni occasione, anche minore e meno rituale, la Maison romana ha subito una evoluzione nel concetto di donna ascrivibile ad una categoria con limiti ben definiti: non si rivolge più ad una specifica tipologia di donna, ad un modello preciso; è sensibile e risente della contemporaneità, dei continui stimoli del sociale e del tempo, trae dalla liquidità della vita, in ogni suo aspetto, continue tendenze.

La donna odierna deve essere attratta, incuriosita, dalle continue novità, ma soprattutto deve, attraverso l’abito, distinguersi per sentirsi unica.

Ti può interessare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.